POST GLOBAL VILLAGE

Comunicazione fuorisalone 2024

Quali sono gli oggetti migratori del Post-global Village?
Nell’ambito del Fuorisalone 2024, ISIA Firenze propone un progetto che indaga il fenomeno delle migrazioni climatiche con un’inquadratura che colloca sullo sfondo l’ambientazione del Post-global Village e che pone in primo piano la rifessione sul concetto di oggetti migratori.

CTRL+

Progettati secondo i principi dell’up-cycling, del ready made e dell’hacking, i tredici sgabelli realizzati da studenti e studentesse del corso di Design Strategico del Biennio Specialistico evocano una pluralità di geografe, simboli e relazioni.
Sono oggetti militanti, nel loro farsi paradigma di un nuovo modello produttivo. Sono oggetti-interruttori, da attivare e disattivare. Sono oggetti antagonisti, programmati contro il principio dell’obsolescenza. Sono oggetti biografci, che registrano segni, tracce e memorie.
Il potere evocativo dell’oggetto è centrale anche in CTRL+, il progetto realizzato da studenti e studentesse del corso di Fashion Design che esplora i legami emotivi, simbolici e intangibili con il mondo materiale per superare il dualismo forma-funzione.
Un grembiule che eredita dei messaggi ricamati, una borsa da trasformare in amaca, un’imbracatura portatrice di oggetti: accessori e capi di abbigliamento si legano a chi li indossa, divenendo estensione del corpo e attrezzandolo per il cambiamento.

Elaborati cartacei:

Il titolo CTRL+ si inscrive all’interno di una più profonda chiave narrativa che studenti e studentesse del Biennio Specialistico
in Design della Comunicazione hanno immaginato per il progetto di ISIA Firenze. Il lessico delle ICT Information and Communications Technologies accompagna il racconto dello scenario del Post-global village attraverso un’analogia che associa cybernavigazione e fussi migratori, dispositivi informatici e oggetti archetipici, geografe del digitale e del pianeta. Una piattaforma cartacea che simula l’esperienza di utenza sul web. Il progetto editoriale presenta una serie di contenuti tra loro indipendenti, fruibili senza un ordine predeterminato, talvolta manomessi da attacchi hacker, talvolta interrotti da elementi grafci che richiamano i pop-up pubblicitari.
Tra le pagine emergono infne alcuni messaggi crittografati in codice Morse, un sistema considerato una forma ante litteram di comunicazione digitale e utilizzato – soprattutto in ambito nautico – per trasmettere informazioni a distanza. 
Tre punti, tre trattini, tre punti: la sequenza Morse più riconoscibile è quella che codifca l’SOS, Save Our Souls.

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